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Chi sono?

Mi chiamo Noemi e sono una dietista.
Mi trovi su Instagram come @maipiùbriciole_, un nome ispirato al titolo di un volantino appeso sulla bacheca del liceo, trovato in un periodo molto delicato in cui i colori, il profumo e il gusto della vita erano stati soffocati da inganni, distorsioni e sofferenze. 

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Ho studiato presso l’Università degli Studi di Firenze e mi sono laureata con Lode nel marzo 2021 discutendo una tesi sperimentale dal titolo Anoressia Nervosa e qualità della vita: il ruolo del trattamento nutrizionale, svolta presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di Careggi (Fi).

 

Formazione specifica sui disturbi alimentari:

 

> Corso ADEPO base sui disordini dell'alimentazione, del peso e dell'immagine corporea (novembre 2021)

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> Master di alta formazione sui disturbi alimentari in comunità promosso dalla fondazione ANANKE di Villa Miralago a Varese (ottobre 2021 - giugno 2022)

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> Master specialistico in diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari e dell'obesità promosso da PerFormat, Pisa (marzo -dicembre 2023)

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> Corso ADEPO avanzato sulla riabilitazione nutrizionale dei disturbi alimentari (novembre 2023)

 

Inoltre, ho frequentato il primo corso italiano per professionistÉ™ della salute che spiega come lavorare secondo un approccio non focalizzato sul peso, con il team di Malasalute®. 

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Come lavoro?

Abbraccio un approccio non prescrittivo, inclusivo e non focalizzato sul peso corporeo, che si impegna a cercare soluzioni più rispettose per la persona, più efficaci nel lungo periodo e socialmente impegnate per riconoscere la diversità dei corpi.

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Il termine prescrizione indica una “norma data da chi ne ha autorità; un ordine, un comando”. Già dalla definizione si percepisce uno sbilanciamento nella relazione terapeutica, che vede me, professionista, al potere.

In ambito alimentare la prescrizione ricade sulla dieta, un piano con grammature che indica come, cosa e quanto mangiare per manipolare l'introito calorico giornaliero e, di conseguenza, il peso. Oggi il primo motivo che porta a chiedere il supporto di un* dietista è proprio la perdita di peso, che nella nostra società è considerato come un indicatore di successo, il risultato di costanza, sacrifici, determinazione e forza di volontà. 

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Ma siamo proprio sicur* che funzioni così?


Posso, io, imporre ad un’altra persona di consumare precise quantità di alimenti ogni giorno? 
Posso, io, conoscere le reali sensazioni, i bisogni del corpo e della mente di un’altra persona? 
Posso, io, annientare tutta una serie di variabili che risultano fondamentali per costruire un percorso che sia funzionale nel lungo termine? 

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No, non posso. 


La salute è un concetto complesso e ricco di sfaccettature: a seconda dell’approccio che decido di abbracciare, posso leggere i dati disponibili in letteratura con occhi diversi, più ampi e meno giudicanti. 

L’approccio non prescrittivo, inclusivo e non focalizzato sul peso si impegna a cercare soluzioni più rispettose per la persona, più efficaci nel lungo periodo e socialmente impegnate per riconoscere la diversità dei corpi.

In questo contesto, la relazione terapeutica è di ascolto, completamente bilanciata (ecco perché non indosso il camice in ambulatorio), in cui il professionista rispetta e cerca di valorizzare l’autodeterminazione della persona nel (ri)conoscere la propria salute. Il focus non si concentra sul risultato finale ma sul processo, considerando le risorse personali, ambientali e lo stigma legato al peso corporeo fortemente radicato nella nostra società. In sintesi, la priorità dei percorsi che propongo è quella di ritrovare un rapporto sereno con il cibo, con i segnali del corpo e l’immagine allo specchio.

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Mi trovi a Colle di Val d'Elsa (SI) in Via Torino 8, al primo piano di una palazzina con più attività commerciali (pizzeria, estetista, asilo, tabaccheria). 
Puoi parcheggiare nei due punti indicati sulla mappa con la lettera P

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Svolgo anche percorsi a distanza, attraverso la piattaforma Google Meet.

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